M5S: eletti e attivisti. Un dualismo da bilanciare.
- Nives Gargagliano
- 25 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Il Movimento 5 stelle sta subendo in questo ultimo periodo profonde mutazioni interne, non da ultima la dichiarazione di Beppe di allontanarsi da esso, lasciandolo camminare da solo.
Appare chiaro che in questa fase di transizione occorre fare molta attenzione, per evitare il rischio che il Movimento si ritrovi ad essere gestito da una piramide di eletti che fanno anche le veci di dirigenti di partito, è quindi assolutamente necessario vengano attuate alcune accortezze.
Innanzitutto il dualismo eletti/attivisti va affrontato alla luce del sole e risolto istituendo degli organi ufficiali di garanzia che siano scelti dagli attivisti rigorosamente tra i non eletti e a cui sia preclusa la possibilità di candidarsi a tutela della loro neutralità. I garanti locali dovrebbero guardare ai territori altrui e non al proprio, per attuare un monitoraggio che sia il più possibile super partes e creare una rete di controlli incrociati tra tutti i meetup.
A tali garanti dovrebbe essere data la possibilità di dialogare anche con l’esterno. Se si va fin da subito nella direzione di attuare un bilanciamento eletti/attivisti si smussa il partito verticistico che potrebbe delinearsi nel caso tutte le decisioni venissero delegate alla piramide degli eletti.
Pertanto il bilanciamento dei ruoli è assolutamente necessario, posto che non è pensabile che le eventuali espulsioni a cui abbiamo assistito di recente, vengano gestite in modo assolutamente informale.
Non è una cosa facile arrivare a questo obiettivo. E’ un po' come guidare una Ferrari senza avere pieno dominio delle sue potenzialità, dunque occorre procedere con cautela per evitare di schiantarsi.
Occorre usare toni moderati, ma al contempo avere anche il coraggio di dire le cose come stanno, senza nascondere la testa sotto la sabbia per paura di giudizi, attacchi o strumentalizzazioni altrui, che tanto ci sono sempre e comunque.
E’ chiaro che se Beppe decide di rimanere come Garante, sarà opportuno egli venga coadiuvato in tale attività da una serie di altre persone che a turno possano cimentarsi in questo ruolo e che arrivino a farsi carico di capire le innumerevoli e complesse dinamiche che avvengono sul piano locale. Tale compito di garanzia, non spetta agli eletti, che hanno già il loro bel da fare ad occuparsi della sfera istituzionale.
Entrando nel merito si potrebbe ipotizzare che la segreteria dello Staff di Beppe Grillo, che attualmente è gestita da pochi dipendenti, venga allargata ai garanti che di volta in volta vengono scelti dagli attivisti. Così facendo le migliaia di mail che giungono allo Staff dai vari territori, verrebbero smistate per essere lette e valutate in tempi rapidi, caso per caso, da figure che si occupano di fare solo quello, senza quindi ulteriori mansioni di tipo istituzionale.
Se nella visione offerta da Fico, i comuni vengono lasciati completamente soli nel bene e nel male, di auto organizzarsi o meno; con la presente impostazione essi trovano invece una voce cui rivolgersi in caso di difficoltà. Non è detto che questa voce possa offrire loro l’aiuto che cercano, ma è comunque un supporto che viceversa non avrebbero.
In conclusione, se la piramide degli eletti può e deve continuare ad occuparsi solo di materie istituzionali, i compiti organizzativi e di garanzia dovrebbero essere demandati agli attivisti che altrimenti verrebbero a perdere quel ruolo di proposta e controllo che di fatto deve continuare ad esserci e che per ovvie ragioni non può essere svolto dagli eletti.
Questa è una delle strade che penso potrebbe essere percorsa, pur continuando a lavorare senza i finanziamenti pubblici e rimanendo quindi fedeli alla linea originale.
Credo anche che questo sia il momento giusto in cui gli attivisti stessi dovrebbero elaborare delle idee a riguardo e prodigarsi per portarle avanti.
E’chiaro che un dibattito in tal senso è doveroso ed urgente. Occorre raccogliere tutte le varie idee e proposte e vagliarle una ad una, per poi scegliere la più fattibile e di facile attuazione.
Per quanto possa essere difficile ragionare in tale senso, ormai è d’obbligo nei confronti delle persone che hanno votato questo Movimento il quale ha delle forti responsabilità da portare avanti.





















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